Il dibattito sul nome del Royal Baby non accenna a placarsi. E, a pochi giorni dalla nascita, c’è chi è pronto a scommettere che il pargolo di William e Kate – nel caso fosse femmina – si chiamerà Alexandra. Meno quotati, ma abbastanza probabili, i nomi di Diana ed Elizabeth, che diventano George e Philip, secondo i bookmakers, se dovesse arrivare un maschio.
Tra le ipotesi, però, c’è un nome che non compare mai nelle liste. E che, immedesimandomi per gioco in William e Kate, sceglierei io. Un nome che nessuno cita, ma che nella famiglia di Kate è particolarmente significativo: Dorothy. Si chiamava Dorothy, Dorothy Goldsmith, la nonna materna di Kate, la madre di Carole. Una donna tenace e sfrenatamente ambiziosa, nata povera ma diventata benestante grazie al proprio carattere. Una figura significativa nell’albero genealogico della Duchessa di Cambridge, simbolo nel secolo scorso di quell’ascesa sociale che si è poi concretizzata con la nipote.
Venuta al mondo nel 1935, Dorothy si sposò con un carpentiere ma tale era la voglia di accrescere il proprio status che, per pura immagine, non lesinava sugli abiti e gli accessori. Era senza soldi, ma spendeva il poco che aveva per apparire più agiata. Pare addirittura che alla nascita di Carole, nel 1955, avesse comprato una costosissima carrozzina Silver Cross per fare colpo sui vicini di casa, pur non potendosela permettere. Col tempo la donna venne premiata – i vicini iniziarono a chiamarla Lady Dorothy – e da un minuscolo appartamento di periferia si trasferì in una prestigiosa casa di proprietà in centro a Londra. Scomparsa nel 2006, non fece in tempo a vedere Kate fidanzarsi, e poi sposarsi, con il futuro re d’Inghilterra. Un’ascesa sociale non da poco per la sua famiglia.
E se Dorothy non è più qui ad assaporare la vittoria, c’è chi vede nella figlia e, soprattutto, nella nipote, una degna erede della sua ambizione. La prima, Carole, da semplice hostess ha fondato negli anni ’80 un’azienda multimilionaria specializzata in accessori per le feste. La seconda, è addirittura entrata nella storia sposando, da semplice commoner, nientemeno che il futuro re d’Inghilterra. Insomma, a voler ragionare per simbolismi, il nome Dorothy non suonerebbe davvero come una scelta bizzarra. Anzi, sarebbe la prova ulteriore della volontà di Kate – a dispetto di chi la ritiene più debole di Diana – di non dimenticare le radici borghesi. D’altronde la Duchessa di Cambridge ha già dimostrato di non lasciarsi intimidire dalla Regina. Tanto da preferire, per la degenza post partum, la casa dei genitori al castello di Balmoral, il tanto amato buen retiro di Elisabetta.